giovedì 30 agosto 2018

La solitudine.


So che le cose tra noi non sono mai andate molto bene.
Io sono fatto a modo mio e tu, tu sei fatto… a modo tuo.
Devi capire, io mi sono trovato a fare il padre quando… quando non ci pensavo, è stato tutto un po’ improvviso e, lo sai come sono fatto, per me è stato difficile.
Lo so cosa ti racconta tua madre, le sere da sola, con un figlio appena nato, io che tornavo tardi perché, perché c’avevo da fare…
Ma non era la mia vita, capisci?
Io avevo le mie cose da seguire, i ragazzi, giù al parco, e poi la mia vita!
Le partite, le trasferte, sai che sono sempre stato uno sportivo.
Si, per te queste cose non sono mai state importanti. Lo so.
L’ho capito quando hai cominciato a crescere e volevo portarti con me, nonostante tua madre non volesse.
Alla prima partita importante ti sei messo a frignare perché ti sentivi schiacciare dalla gente in fila, ti ricordi? Non mi sono mai vergognato così tanto, con tuti i miei amici intorno poi!
Ma ci abbiamo riprovato, vero? Solo che a te non t’interessa lo sport…
E abbiamo provato tutte le cose che fanno i padri con i figli, no?
Come il campeggio, e sei scappato via quando mi sono dovuto menare con quello della roulotte, ti ricordi? Quel grassone che si lamentava perché tenevo lo stereo troppo alto… che botte! Ma tu non c’eri, ti ha riportato alla sera la mamma della tua amichetta… per fortuna, perché se no i poliziotti mi avrebbero portato via, sei che risate!
A scuola vai bene, anche troppo, i miei amici dicono che sei il secchione del quartiere, che fai fare brutta figura ai loro figli.
Ho visto quello che leggi, i libri che ti fai comprare da tua madre, oppure quelli che ti presta quel cazzo di professore, quello piccolo e sfigato… cazzo, non si capisce niente già dal titolo! Chiaro che gli altri ti pigliano per il culo! Leggi quella roba!!
Che poi non saranno dei super geni ma sono ragazzi normali, è chiaro che uno come Alex Niedermayer fa un po’… fa un po’ il bullo con te, ma anche tu! Piangere perché ti ha bruciato un libro!! Sai che figura ci ho fatto, giù al bar!?!
Continuano a pigliarmi per il culo appena si parla di figli. Sai quanti cazzotti ho dovuto dare?!? Ad un certo punto Floyd, lo conosci, il barista, ha imposto che non si parlasse più di figli e famiglie, oppure mi buttava fuori per sempre!! Con tutti i soldi che gli ho lasciato in quel suo bar di merda!!!
Ci manca solo questo! Sbattuto fuori dal mio bar perché mio figlio non sa difendersi da solo! Pazzesco!
Ma tu niente, manco ti accorgi del culo che mi faccio per sistemare le cose. No, tu passi il tempo a casa sui libri oppure alle mostre!
Sempre a ‘sti cazzo di musei con tua madre e con quell’altro, come si chiama, Robert!
Vi ho detto che non mi piace quello lì, con quei modi da… da… frocio! Ecco, l’ho detto, ci ho anche litigato con tua madre!
Mi sta sul cazzo vederti girare sempre con quello lì!
Non posso neanche pensare che tu, che MIO figlio… che, insomma, hai capito no?
Jimmy, l’altra sera, ha fatto una battuta che non mi è piaciuta. Così l’ho aspettato, fuori dal bar eh?
Minchia come l’ho conciato! Sputava sangue quando mi ha giurato che non lo farà mai più!!
E per fortuna sua Frankie mi ha fermato, altrimenti a quest’ora col cazzo che ero qui!
E i ragazzi ridevano, ma ridevano con me, sai?
Nessuno si permette di ridere alle mie spalle dicendo che mio figlio è… è… malato…
Che poi Frankie, sai Frankie, quello del bowling, quello che fa l’infermiere all’ospedale… beh lui mi ha detto che è una cosa che si cura, che ci sono delle pillole, delle iniezioni, che sono quelle che si fanno i tipi che vanno in palestra.
Lui potrebbe procurarmele, perché non sono robe che si comprano in farmacia… see, ci manca solo che vado in farmacia a comprare le robe per farti diventare… insomma, ti immagini? Dovrei fare a cazzotti con mezza città!!
Potrei anche farcela eh? Ma tua madre poi, chi la sente?
Sai quante volte abbiamo litigato su ‘sta cosa?
Beh, lo avrai sentito anche tu, no?
Lo sai che le voglio bene, ma quando mi fa imbestialire… è più forte di me!
Ma ci vado piano, cazzo! È la mia donna! Non voglio mica che vada in giro tutta pesta, che poi pensano che non sono in grado di fare il capofamiglia!
Certo, tu non mi aiuti; ormai litighiamo solo per te!
Anche ieri, quando mi ha chiesto se avevo pensato ad un regalo per te, per oggi, che compi diciotto anni.
Certo che l’ho pensato, cazzo! L’avevo anche già comprato! Ma figurati se le andava bene!
S’è messa a urlare che sono un pazzo, che non vuole che tu diventi come me!!
Che cazzo c’ho di sbagliato, io?!?
I ragazzi invece erano tutti d’accordo, per una volta che c’ho avuto una buona idea!
Sono andato con Frankie, giù al negozio.
Guarda qua, guarda che gioiellino… è un 22, vedrai che riesci a maneggiarlo perfettamente, sembra niente ma è capace di tirar giù parecchia roba, anche a distanza.
Frankie dice che ti porta lui, le prime volte, che io sono un casinista.
Vedrai che ti divertirai con noi, così lasci perdere un po’ i libri e stai con i ragazzi… con noi insomma.
Farti avere la licenza sarà facile, Frankie ha un amico in associazione, così stai all’aria aperta, a fare una roba vera, da maschi.
Di sicuro più facile che comprarlo, che adesso un uomo, per comprarsi un’arma, deve riempire quintali di scartoffie, maledetti cagasotto del governo!!
Sparare ti farà bene, ti farà sentire… uomo, e magari ci scappa anche qualche bevuta sai? Non si dovrebbe, ma noi ce ne freghiamo! Joe riesce sempre a portare due fiaschette di un torci budella meraviglioso e, se va bene, ci arrostiamo al fuoco quello che becchiamo e lo innaffiamo di birra, che Frankie ne ha sempre una cassa nel camioncino.
Bravo, si tiene così, vedi che c’hai già la mano?
Cos’è?! Non ti piace!?
C’aveva ragione tua madre allora? Dovevo comprarti un libro!?! O forse preferivi una bambola? Eh, una bella bambolina per la mia femminuccia??
Manco ti volevo e guarda che figlio mi sono trovato, pure l’assistente ha chiamato quella stronza di tua madre!
Un’altra fighetta che non piglia cazzi a spiegarmi che sarei dovuto “starti vicino”!!!
Io non sto vicino ai froci!! E neanche ai mocciosi rompicoglioni!! Sono un uomo, io!! Un vero uomo!!
Cazzo fai adesso!! Piangi?!? 
Cos’è!? Ho “urtato la tua sensibilità”?? Parla, Cristo!!
No, papà, non ho niente. Grazie del regalo, era proprio quello che volevo.
Piango perché penso alla mamma, tutta sola in questa casa, quando verranno a portarmi via…
Chi cazzo deve portarti via!! E abbassa quel fu…
Bang.


Nessun commento: