sabato 28 gennaio 2012

Se rinasco

La vede quest'autocisterna? E' costata 80000 Euro, 60000 sono di tasse.
Tutto si mangiano, tutto.
Guardi lei: qui la stazione di servizio, lì una banca, là una assicurazione. Tre robe che rovinano il mondo.
Noi a lavorare come dei cretini e quelli li a ridersela su di noi.
Io lo dico sempre, se rinasco faccio il ladro. Tanto, che serve essere onesti?
Uno si ammazza per tirar su quattro soldi, per far studiare i figli. Che pure quelli oh!
Io mia figlia l'ho mandata pure a Londra, che doveva studiare l'inglese, doveva fare questo, quello e lei invece non ha combinato niente.
Mia moglie ci piange, che lei vuole pure il nipotino.
Figurati, quella c'ha sto fidanzato che non serve a niente, figurati il nipotino!
Eh i giovani. Se avessi io la loro età, gli farei vedere!
Io glielo dico: "lasciala perdere tua figlia, non ha mai combinato niente di buono."
Ma difatti: se torno indietro figli non ne faccio. Ma neanche mi sposo.
Non è per mia moglie, poveraccia. Che mo' c'ha pure qualcosa che il dottore non capisce.
L'ho portata al San Camillo, ma lì sembra che a visitarti ti fanno un favore!
E non ci abbiamo capito niente. Con sto dottorino giovane, uscito ieri dall'università. Sta lì a dirti paroloni che non si capisce e piglia un bello stipendio col suo camice bianco.
Bella vita, se rinasco faccio il medico!
Solo che lei sta male, poveraccia. Soffre ma fa finta di niente.
E guardi che quella è un toro eh?
Tre ne ha tirati su, e mi stava pure dietro a me quando ho avuto la pleurite che non potevo più guidare e non si sapeva come andava a finire.
Mi ricordo, quante gliene ho fatte passare!
Povera moglie mia, però ci vogliamo bene ancora come se fosse il primo giorno.
Quando eravamo giovani la domenica la passavo a prendere in moto, di nascosto, che sua madre non mi poteva vedere, la vecchia.
Ci urlava dal balcone! Di tutto mi diceva, che io mi ero nascosto dietro l'angolo di casa e quelli del bar davanti ridevano.
Poi dopo m'ha capito e m'ha voluto bene.
Che gliene ho voluto anch'io che quando è morta ho pianto più io di mia moglie.
Che quelli del comune non ci riconoscevano l'indennità e si sono messi a sollecitare dal giorno del funerale.
Ecco, quello lì è un bel lavoro: stai li tutto il giorno a menar l'anima agli altri ma quando vai allo sportello non c'è mai nessuno, tutti impegnati.
Lo dico sempre io: se lo dovessi rifare la portavo io al cimitero, con la cisterna. Tanto, andare per andare…
Ma mia moglie non s'è lasciata fregare eh?
Gliele ha cantate per bene, e quelli dopo a chiederle scusa!
E lei mi sorrideva e mi diceva: "hai visto?".
Che mia moglie quando sorride c'ha sto sguardo che sembra sempre la ragazzetta che mi portavo a ballare la domenica.
E io glielo dico sempre:
"Se rinasco ti sposo un'altra volta."

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